L'ANSIA E' SEMPRE NEGATIVA?
- 8 gennaio 2019
Il termine “ansia” deriva dal verbo latino “ango” che significa stringere, soffocare. Il termine “angoscia” deriva ancora più visibilmente dallo stesso vocabolo. Queste definizioni richiamano subito alla nostra mente e al nostro corpo stati d’animo non piacevoli caratterizzati da timore, apprensione, inquietudine,sensazioni ed emozioni queste che possono rendere poco soddisfacente la nostra vita. Quando questi stati vengono scatenati da stimoli che ci sono già noti e che abbiamo già sperimentato (ad es. un esame, il fatto di dover parlare in pubblico, il desiderio di conoscere una determinata persona ecc...) abbiamo comunque ancora la sensazione di avere in qualche modo sotto controllo la situazione. Può capitare però che non ci si riesca a spiegare a livello cosciente il perché di un forte stato ansioso: questa mancata consapevolezza può degenerare allora in veri e propri attacchi di panico.
Ma l’ansia è sempre e solo negativa?
Per rispondere a questa domanda immaginate di avere davanti a voi il quadro strumenti della vostra automobile. Esso è corredato da tutta una serie di spie luminose che potremmo raggruppare per colore in verdi, ambra (arancione e giallo) e rosso.
Le spie verdi si accendono quando noi facciamo un’azione volontaria: ad esempio quando inseriamo un indicatore di direzione, le luci di posizione, gli anabbaglianti o il fendinebbia. Siamo proprio noi ad aver compiuto un’azione ed esse semplicemente la evidenziano. Allo stesso modo nella nostra mente le spie verdi sono quelle che ci aiutano a notare e ad essere consapevoli di alcune azioni che compiamo normalmente: se un amico per strada mi saluta farò un gesto di saluto a mia volta, se per raggiungere un determinato posto devo attraversare una strada mi accingerò a farlo ecc. .
Le spie “ambra” svolgono nell’automobile una funzione importante e più impegnativa: spingono psicologicamente a dover “fare qualcosa”. Se nell’auto una spia ambra mi segnala che se non mi fermo a fare carburante la macchina a breve si fermerà, nella mia testa una “spia ambra” mi dirà che se non guardo mentre attraverso la strada potrei correre un serio pericolo. Per poter portare a compimento l’azione dell’attraversamento di cui prima con successo e senza correre rischi una certa dose di ansia mi segnala che devo adottare dei comportamenti consoni e cioè guardare ad ambo i lati della strada e accertarmi che non sopraggiungano veicoli così come nel caso della spia del carburante quella stessa ansia mi induce a far rifornimento per non rimanere a piedi. È importante educare i ragazzi a sviluppare questa forma di “ansia segnale” perché sarà loro utile tutta la vita ad attuare comportamenti sani e di auto tutela come per l’appunto guardare mentre si attraversa la strada ecc… .
Tuttavia si verificano situazioni o stati di vita in cui l’ansia si presenta o in maniera molto intensa o inaspettata.
Un’ansia intensa potrebbe essere collegata a quando nel quadro dell’automobile si accende una spia rossa. Le spie rosse sono inequivocabilmente collegate alla necessità di fermarsi e di porre rimedio a ciò che segnalano poiché, in caso contrario, la sicurezza della guida e del veicolo potrebbe risultarne compromessa. Anche qui la nostra mente si comporta in modo del tutto simile e in questo caso siamo di fronte ad una tipologia di ansia che in un primo momento può colpire per il fatto di essere inaspettata ed intensa ma che, in realtà, assolve ad uno scopo molto importante poiché “ci avverte” della necessità di apportare un cambiamento significativo se vogliamo “riprendere la marcia”.
Immaginiamo infine che nel quadro si accendano talvolta alcune spie rosse nonostante il veicolo sia apparentemente in buone condizioni. Questo può essere molto disorientante poiché è difficile nell’immediato comprendere come muoversi. Questo è quello che succede durante gli attacchi di panico e cioè quando l’ansia diviene patologica. In questi casi non viene percepita la presenza concreta di un elemento che possa creare pericolo eppure la nostra “strumentazione di bordo” ci segnala che qualcosa non va e diventa impossibile non prestarle attenzione.
Come potremmo porre rimedio a queste evenienze?
Non certo eliminando dalla nostra auto il quadro elettrico! Lo scopo del lavoro psicoterapeutico non potrà mai essere quello di “eliminare tout court l’ansia-spia” poiché essa svolge,come abbiamo visto, un importante ruolo adattivo.Sarà invece prezioso comprendere quali siano i cambiamenti da apportare per far sì che le spie rosse non si accendano improvvisamente o si accendano solo quando strettamente necessario e utile alla nostra sopravvivenza.
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